martedì 3 aprile 2012

QUEL CHE ERO....QUEL CHE SONO

C'è un macigno sul cuore...e lo comprime fino quasi a stritolarlo ...e nella mente in questi giorni un turbinio di pensieri che ti sfiancano . Tutto quello che ero sembra svanito...timidamente sembra a volte che quei sentimenti positivi vogliano tornare a galla ma la tempesta nella mente li disperde ogni volta lasciando un vuoto e un'angoscia inverosimile.
Non c'è più ottimismo ma solo speranza e forse questa è l'unica forza rimasta! troppi sforzi e troppe delusioni hanno solcato quest'animo un tempo gentile e allegro, spensierato e grintoso.
Come in un incontro di box, l'avversario , troppo forte, ha colpito al fianco non una non due ma cento volte ...raggiungendo infine il suo scopo....ko!
e ti senti sola, niente di quello che angoscia puoi condividere....niente...devi solo macinare , inglobare metabolizzare! ma quanta fatica, troppa.....le membra sono stanche ma ancor di più lo è la mente...non riesci più a sopportare vuoi urlare prendere a pugni il mondo e sai che non puoi farlo.
Ecco questo sei: un mulino a vento in balia delle tempeste della vita!



2 commenti:

  1. e no....eh!?!??!?! Non dobbiamo mica darla vinta al nemico!?!?!? Lascia che ti faccia del male, lascia che ti colpisca a sangue, permettigli di vedere che stai vomitando l'anima....ma alla fine, seppure strisciando, abbi la forza di guardarlo in faccia e sussurrargli con quel filo di voce che ti è rimasta che "NO, non hai vinto!"...E quando sei stanca non rimproverarti, perchè sei sempre tu, quella con l'animo gentile buona e sempre pronta a rassicurare gli altri ( e ne so personalmente qualcosa) ma non permettere a niente e a nessuno di sconfiggerti! Abbiamo un cuore umano e siamo esseri umani e se non uscissimo dalle lotte un "pò" ammaccati ci sarebbe da preoccuparsi sul serio...Non so se hai visto il film la Passione di Mel Gibson. E' un fil molto molto cruento, ma c'è una scena che mi è rimasta nel cuore...quando portano Gesù verso il monte dove sarà crocifisso, Lui è stanco, ferito, gronda sangue ovunque, stenta a camminare e lì, poco distante il demonio che lo guarda quasi a dirgli : Cedi, è ora, guardati come sei ridotto...non sei niente e stai dimostrando al mondo intero la tua debolezza! ...E Gesù continua, strisciante, ad andare incontro alla morte...Ecco, quella scena mi è rimasta nel cuore, perchè è proprio quando ci buttano giù che la tentazione di "dargliela vinta" è amplificata all'ennesima potenza...la verità è che è la solitudine che ci fa paura, non il dolore, quello, essendo anche donne, siamo abituate a sopportarlo ed ad affrontarlo...ma la solitudine è quella che maggiormente ci fa paura. E allora cerchiamo una "carezza", un "non preoccuparti che ci penso io"...e invece silenzio, un silenzio assordante. Io non ho spiegazioni nè ricette ( tanto meno buone e azzeccate come le dai tu ;-P) ma ti incito a non dargliela vinta...e di accettare i tuoi limiti come sto facendo io adesso e ringraziare per l'angoscia che provi, perchè significa che il tuo animo non si è anestetizzato e perchè significa che non gliela vuoi dare vinta! Ti voglio davvero bene!

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    1. grazie angelo mio!
      le tue parole sono balsamo per il cuore ma ti giuro che è davvero dura!
      un bacio e un abbraccio

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