giovedì 7 aprile 2011

IL BIVIO .....ma il cuore può tutto

Quando parlerò di te, il mio cuore frullerà e la mia mente sarà attraversata da "deja vu " malinconici e allegri...e si che tanti anni trascorsi a stimarsi ,cercarsi, mai trovarsi, non si possono cancellare,  io non ci riesco.
Siamo state insieme complici di momenti difficili della nostra vita; la nostalgia ci ha sempre fatte ritrovare. Anche dopo mesi , se non anni, rivederci è sempre stato come se ci fossimo lasciate il giorno prima, ma con un film lunghissimo da raccontarci e...ascoltarci non è mai stato noioso.
Sei stata per me un punto di riferimento dove rifugiarmi quando volevo fuggire dal quotidiano, nei gesti e nelle persone,...sono stata per te , forse,  il grillo parlante...desiderosa magari ,a volte, di scagliarmi contro una ciabatta e spiaccicarmi sul muro!
Ora non è più così, sento che i percorsi quotidiani ci hanno definitivamente allontanate. Non siamo state noi artefici della divergenza ma, spesso ,il destino ci mette lo zampino e costruisce situazioni che ci sfuggono di mano, che coinvolgono persone troppo importanti, che possono passare e calpestare l'amicizia....a loro è permesso....a loro è concesso tutto, anche dividere chi per anni, con complicità, ha ascoltato e ascoltato... per dar sfogo ognuna , a vicenda , alle angustie, alle remore e alle delusioni, chi ha condiviso una amicizia al di sopra delle regole.... l'unica Amica. Come spesso ho detto, nella vita ci sono tante
conoscenze, tante frequentazioni ma, l'amicizia quella vera , io so dividerla con una sola persona.
Mi metto da parte...rispetto quello che credo sia il tuo volere.
L'impegno messo in quello che abbiamo costruito ci chiede di fare delle scelte.
Tu credo abbia scelto una strada troppo tortuosa che adesso non sono più in grado di percorrere...ti ho rincorsa e raggiunta tante volte...ora non più!
Ciao amica cara...buona vita.....non ti inseguo più ma ricorda...sono sempre qui in ogni momento pronta a cancellare il bivio del destino

sabato 2 aprile 2011

IL RICCIO

aveva le piume dei più bei colori dell'iride e un becco e degli occhi da fare invidia,lucidi e sempre sorridenti.  Ogni giorno volava allegra e felice verso il sole nel cielo terso. La sera tornava nel suo nido tra le fronde di quell'albero grande e sicuro. ogni volta con un rametto nuovo e quel nido era come una reggia....poi lentamente poco per volta qualcosa limitava ogni giorno con costanza ,poco per volta ,il suo volo. Era una violenza invisibile, fatta di parole, e quindi quella che fa più male perchè graffia l'anima...lentamente giorno dopo giorno anno dopo anno le sue piume perdevano colore e sempre più di rado vibravano attraversate dal vento. si trovò sempre più piantata per terra, le piume indurite, grigie e sempre più avvolgenti e pesanti. Piano si era trasformata in un riccio, quella violenza lentammente aveva segnato ,come la goccia la roccia, la volontà di librarsi, libera nel cielo  e sempre più aveva solo il desiderio di rimanere chiusa a riccio e fuori dal mondo, sola per non sentire , per non vedere che la vita le era sfuggita di mano senza che si accorgesse che ormai il declino era cominciato e che nulla di quello non fatto sarebbe più stato